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La questione rifiuti del Casalese ha tanto appassionato la cronaca cittadina nei mesi scorsi, con punte rilevanti nel periodo elettorale appena trascorso. È indubitabile che la questione ha un forte impatto sulla vita quotidiana di tutti i cittadini e, di conseguenza, una rilevanza politica straordinaria. Proprio per questa ragionedeve essere trattata con la massima responsabilità eraccontata ai cittadini con la maggiore trasparenza. Le osservazioni di seguito rappresentate, da parte mia, non si prefiggono lo scopo di muovere delle critiche fini a se stesse, ma vogliono essere uno stimolo per individuare modalità più efficaci per la gestione di un sistema intrinsecamente complesso. Proprio per questa limitata conoscenza del contesto, le osservazioni le porrò, in taluni casi, informa interrogativa/dubitativa nella prospettiva che possano costituire un modesto contributo per la gestione futura. Che fare? Il sistema di raccolta differenziata domiciliareintegrata si poneva, e continua a porsi, una serie diobiettivi condivisibili: ridurre la produzione dei rifiuti;riciclare i materiali riutilizzabili; incentivare la sensibilizzazionedei cittadini per orientarli verso un sistemadi raccolta più consono alle nuove politiche ambientalie propedeutiche al superamento della logica “tassa” perapprodare alla logica “tariffa puntuale”.L’alto profilo degli obiettivi denotava un salto di qualitàrilevante che certamente richiedeva la pianificazione diun progetto dettagliato, un piano di investimenti considerevole,un nuovo assetto organizzativo, un sistema dicontrollo capace di intercettare preventivamente le criticitàemergenti e l’attitudine ad individuare soluzioni peril recupero delle stesse. In considerazione della complessitàdel progetto, ritengo ragionevole pensare che moltedelle azioni appena accennate siano state messe in campo:il passaggio dal vecchio sistema di raccolta al nuovosistema di raccolta differenziata presenta così forti elementidi discontinuità da risultare assurdo immaginarlosenza un adeguato piano di monitoraggio del processo.Tuttavia, le critiche che giungono da più parti denuncianoin modo evidente che qualcosa non ha funzionato,che nel sistema approntato qualcosa andava corretto pertempo, che qualche livello di attenzione in più andavamesso in campo. Personalmente non ho tutti gli elementiutili per muovere delle critiche puntuali su un aspettopiuttosto che su un altro. Ritengo però assurdo che il sistemaavviato possa essere definitivamente abbandonato:l’esperienza già consolidata e il livello di investimentifatti sul piano economico e sul piano formativo, mi autorizzanoa ritenere che soluzioni alternative non ci sono.Occorre migliorare il sistema attuale, analizzare conattenzione le criticità emerse e predisporre un adeguatopiano di recupero delle stesse, al fine di traguardare gliambiziosi obiettivi iniziali del progetto.L’assemblea dei Sindaci e il Consorzio Casalese Rifiuti(CCR) congiuntamente hanno il compito di fissare gliobiettivi e le linee strategiche finalizzate a promuoveretutte le iniziative volte al presidio e controllo dei serviziambientali del Territorio Consortile. I servizi sono erogatidalla Cosmo Spa che risulta essere una società a capitaleinteramente pubblico. Più in dettaglio, il servizio chesvolge di raccolta e trasporto rifiuti per conto del CCR siconfigura come un contratto di servizio in house.Questa situazione porta come conseguenza che da partedell’ente affidante (il CCR) sia predisposto ed esercitatoil cosiddetto “Controllo Analogo”. Questo concetto,sebbene intriso di alcuni elementi di fluidità interpretativegiuridiche, induce il soggetto pubblico, titolare delservizio, ad esercitare un controllo penetrante sul segmentodei servizi affidati, assimilabile a quello esercitatosui propri servizi. Sotto questo profilo l’assemblea deiSindaci, ma in modo più puntuale il CCR, ha il compitodi esercitare un intenso lavoro di controllo/monitoraggioin itinere, con un’adeguata reportistica concordatacon la società affidataria, che consente di presidiare leattività preventive, quelle consuntive, gli scostamentie gli eventuali piani di recupero nel caso che si manifestasserocriticità sulla gestione. Sorge spontaneochiedersi: il CCR, nella gestione pregressa, ha propostoiniziative attuative del contratto di servizio orientate adesercitare un efficace Controllo Analogo?Coerentemente alle osservazioni indicate prima, laCosmo Spa, che attraverso il contratto di servizio per ilperiodo 2006-2020 gestisce i rifiuti urbani e gli assimilati,avrebbe anche il compito di produrre la reportisticaadeguata per mettere nelle condizioni l’assembleadei sindaci e, soprattutto, il CRR di esercitare il ruolodi controllo sulla gestione. Gli obiettivi generali daottenere mediante la raccolta differenziata dei rifiutisono individuati nel raggiungimento delle percentualiminime di rifiuti prodotti previste dall’articolo 205comma 1 del D.Lgs. 152/2006 … (Art.2 del regolamentoConsortile). La Cosmo Spa, oltre a questo obiettivo impostodall’esterno per legge, nelle gestioni pregresse, hapredisposto un Piano degli Obiettivi per il monitoraggioquali/quantitativo della gestione interna?La Cosmo, oltre al bilancio consuntivo previsto dal CodiceCivile e al budget previsto dal contratto di servizio,ha predisposto dettagliati piani economici-finanziaripluriennali che registravano la presenza di prospetti diConto Economico, Stato Patrimoniale e Flussi di Cassaaccompagnati da precisi indicatori per misurare la redditivitàe la sostenibilità finanziaria delle attività?La Cosmo Spa, oltre alla contabilità generale previstaper legge, è dotata di un sistema di contabilità analitica,con un dettagliato piano di Centri di Costo, adeguato adesercitare un efficace Controllo di Gestione per l’individuazionedelle inefficienze e il recupero delle stesse?La Cosmo ha attivato iniziative di Customer per verificareil livello di soddisfazione degli utenti e valutare lo statoattuale e le prospettive di evoluzione della domanda deiprincipali servizi connessi ai bisogni da soddisfare? Haattivato iniziative di Benchmarking finalizzate a compararei propri servizi con quelli erogati da altre società cheagiscono in contesti comparabili a quelli del Casalese?Certo, il tema è complesso e, come tale, i suggerimentiprima indicati sono soltanto aspetti strumentali chepossono essere efficaci se tutti gli attori coinvolti agisconocon trasparenza, competenza e, forse anche, conqualche punta di sacrificio, nella consapevolezza chela raccolta differenziata è un progetto di civiltà a tuteladi una risorsa limitata, com’è l’ambiente, che possiamofruire, godere, ma non ci è consentito.

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